Sono diverse le caratteristiche da valutare per rendere una dieta sostenibile nel tempo e, quindi, funzionale.
Le variabili (che chiameremo le tre S) sono inoltre fortemente interconnesse.
- Sostenibilità energetica: anche in regime ipocalorico è necessario non esagerare con la restrizione calorica. Il metabolismo basale deve essere un punto di riferimento, nella maggior parte dei casi da non valicare, per permettere la riduzione della massa grassa e il mantenimento di tutto il tessuto magro. Uno dei principi che vede l’attività fisica utile nel mantenimento nel peso è proprio nel permettere il mantenimento di un buon profilo energetico.
- Sostenibilità nutrizionale: qualsiasi deficit calorico porta ad un calo ponderale, ma è vero che da un punto di vista nutrizionale non tutte le calorie sono uguali. Infatti, è importante capire come i macro e i micronutrienti possono avere un profondo impatto sul nostro stato di salute generale. Due schemi dietetici a parità calorica, ma con diverse variabili (fibra, vitamine, minerali, antiossidanti ecc.) avranno effetti di lungo termine diversi.
- Sostenibilità psicologica: non ci stuferemo mai di dirlo. L’alimentazione ha radici in molti compartimenti umani (emotivo, culturale ecc.). Se dimentichiamo questi aspetti e releghiamo il trattamento nutrizionale al mero aspetto biologico non possiamo pensare di portare avanti quel determinato schema senza frustrazione o altri problemi.
Quando vi troverete di fronte ad un cambiamento della vostra dieta cercate di capire se le tre S sono rispettate.
In caso contrario meglio cercare un’altra strada.