Sappiamo come seguire un regime dietetico adeguato possa contribuire al mantenimento del nostro stato di salute.
Questo è ancor più vero quando ci troviamo lontani dal nostro equilibrio ponderale e di composizione corporea.
Tuttavia, non bisogna cadere nell’errore di scomporre la persona in compartimenti separati che non si influenzano a vicenda.
Non è un caso che l’OMS definisca la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale, psicologico, emotivo e sociale.
Questo deve essere tenuto in considerazione sempre, anche quando si decide di affrontare un problema nutrizionale.
Per capire questo faremo un semplice esempio: lo sport fa bene ed è risaputo che la pratica costante e assidua conferisca diversi benefici. Immaginiamo però di avere la febbre alta, magari per una brutta influenza.
Allenarsi in questo stadio potrebbe compromettere ulteriormente il nostro stato di salute ed esacerbare i sintomi influenzali.
Allenarsi è estremamente salutare, ma possono esserci delle situazioni in cui questa verità viene meno.
La stessa dinamica può manifestarsi prima o durante una dietoterapia.
Sappiamo come il cambiamento dello stile di vita possa comportare la comparsa di stress aggiuntivo in maniera più o meno importante.
Indubbiamente se vivessimo una situazione di forte stress per motivi differenti aggiungere un
ulteriore fonte potrebbe peggiorare la situazione.
Inoltre, se consideriamo l’influsso emotivo come fattore importante del comportamento alimentare, questa scelta potrebbe comportare un peggioramento dello stato iniziale.
Dobbiamo capire, quindi, come in alcuni casi concentrarsi su una dieta sostenibile che contribuisca al mantenimento del peso (e quindi comporti meno rinunce e un’attenzione per l’aspetto qualitativo) possa essere una scelta migliore del continuare ad insistere su un percorso più difficile.
Nessun approccio dietetico dovrebbe essere anzi immaginato come una discesa progressiva senza soste.
La scienza ha ormai evidenziato come mantenere anche un piccolo successo in termine di miglioramento della composizione corporea sia molto più importante di una rapida perdita con una ripresa altrettanto celere.
In fondo non ha senso cercare di raggiungere la salute rapidamente se la stessa ricerca ci allontana ancor di più dall’obiettivo.
Abbiamo tutta la vita per stare bene, cerchiamo di capire quando riposare un attimo.
Sempre meglio una ritirata strategica che una sconfitta definitiva.