Anno nuovo, vita nuova.
O almeno così si suol dire. Una cosa è certa, l’uomo ha una grande capacità di autodeterminazione.
Perché allora la maggior parte dei buoni propositi (dell’anno nuovo o meno) viene a mancare dopo poche settimane?
Che sia il mangiare bene o allenarsi con regolarità, troppo spesso queste novità rimangono tali e non entrano a far parte della nostra quotidianità.
Potremmo ricercare una causa del fallimento nella motivazione, ma quest’anno vogliamo offrire una diversa prospettiva.
Quello che troppo spesso viene a mancare non è infatti l’ardore inziale, ma la mancanza di metodo.
Il metodo è tutto.
Entriamo in un altro campo per capire di cosa stiamo parlando. La maggior parte della gente pensa di non amare lo studio.
Pensa.
In realtà con buona probabilità non ha mai studiato nel modo giusto e riconduce la sua percezione del concetto di studio a qualche esperienza scolastica passata, dove ancora troppo spesso nessuno insegna a studiare.
Sempre la maggior parte delle persone è convinta che per studiare bisogna essere dei geni e che chi riesce è sicuramente più intelligente.
Avere una mente arguta è qualcosa di sicuramente utile, ma come ogni altra abilità umana anche quella dell’apprendere può essere allenata, se condotta nel corretto modo.
Chi impara a studiare poi non può più farne a meno, perché poche cose sono soddisfacenti come apprendere cose nuove.
Chi ha avuto la fortuna di apprendere un metodo efficace continuerà con buone possibilità ad ottenere risultati.
Chi invece non sa studiare penserà di non essere adatto e lascerà perdere per dedicarsi ad altro.
Nel mantenimento del proprio stile di salute ci sono molte similitudini.
Troppo spesso ci affidiamo al cambiamento solo con l’obiettivo finale in mente, ma senza la minima idea di come muoversi per ottenerlo.
Investiamo tantissime energie senza ottenere nessun risultato, ma in cambio tanta frustrazione.
Proprio come se provassimo a sollevare una pietra pesante con la sola forza delle braccia o sfruttando una leva efficace.
Ecco quindi 5 consigli per affrontare il cambiamento in maniera intelligente:
- Evita il fai da te: potrebbe andare bene, ma nella maggior parte dei casi non si va molto lontano. Se non hai mai provato nulla un tentativo è d’obbligo, ma se non riesci più a contare le volte in cui hai pensato di rimetterti in forma da solo ha veramente senso continuare a sprecare tempo? Un professionista può mostrarti una via sensata e che investa sui tuoi sforzi.
- Non importi obiettivi irraggiungibili o troppo lontani: il feedback positivo è fondamentale. Se imponi una tabella di marcia troppo dura o rigida finirai per fallire e deprimerti. Anche in questo caso un professionista può aiutarti a capire come dividere in maniera intelligente il tuo percorso di cambiamento.
- Non avere fretta: non cercare di tagliare troppo i tempi. Il nostro corpo rispetta delle precise leggi fisiche e chimiche che non possono essere superate.
- Concentrati sul come: non fare cose a caso o perché ne hai sentito parlare. Cercare di investire la tua motivazione per scelte che hanno dimostrato un’efficacia…sul lungo periodo! Sul breve termine possiamo ottenere tutti un risultato, ma pochissimi pensano da subito al dopo. Non pensare che la fatica ti premierà: esistono semplicemente metodi funzionali o scelte inutili.
- Punta in alto ma. : avere obiettivi alti e difficili ci stimola ad impegnarci … non cadere nel perfezionismo: nulla è più pericoloso nel cambiamento come la ricerca della perfezione. Se pensi di poter cambiare le tue abitudini alimentari e sportive da un giorno all’altro ti sbagli di grosso. Anche in questo caso ci vuole tempo e metodo.
Se non sei pronto al fallimento non puoi ottenere la vittoria.
Fa parte del gioco.
Infine, non meno importante, cerca di goderti il viaggio. Non pensare al passato o al futuro. Concentrati solo sulla scelta che puoi effettuare nel presente, unico nostro campo d’azione.
Si può cambiare e si possono ottenere risultati, ma bisogna farlo con il giusto metodo.
Oppure continua a fare le cose che hai sempre fatto e affidati al caso: forse questa volta funzionerà…
…o forse no.