Il Natale 2020 è arrivato e forse come mai abbiamo voglia di festeggiare.
Un anno difficile sta per finire e anche le feste le vivremo in maniera certamente diversa. Abbiamo letto molti post dei nostri colleghi che ricalcano anche il nostro pensiero: godersi le feste con i nostri (pochi) cari è giusto e benefico per tanti motivi.
Sappiamo anche che questo periodo, forse più di tutto il resto dell’anno, porta ad un forte aumento nel consumo di alimenti calorici e sbilanciati dal punto di vista nutrizionale. Non vogliamo rovinare lo spirito del Natale a nessuno, ma non è certo un segreto che in questo periodo molti di noi tendano a prendere un po’ di massa (grassa e non).
Se è vero che un extra ogni tanto non è solo un piacere, ma è indispensabile, non possiamo nascondere come non sia propriamente un toccasana per molti di noi.
Non è vero, infatti, che tutti riusciremo poi a tornare al nostro peso iniziale perché le dinamiche obesizzanti della nostra società permangono ogni singolo giorno dell’anno... (a maggior ragione in questa situazione in cui la sedentarietà è in forte aumento).
Vogliamo quindi proporvi una riflessione, senza arrivare a delle conclusioni forzate.
Crediamo sia fondamentale iniziare a pensare che non è essenziale alzarsi dal pranzo di Natale (o di qualsiasi festa) con la pancia dolorante e armati di gastroprotettori per affrontare il resto della giornata.
Mangiare molto durante le festività è certamente un retaggio antico che vedeva la festa come unico momento per poter concedersi qualcosina in più. Il resto dell’anno, per diversi motivi, si prospettava una dieta molto più povera. Oggi siamo letteralmente sommersi dal cibo ogni singolo giorno e non ha senso proporre l’abbondanza come spunto di diversità e motore di felicità.
Pensiamo invece che la festa debba divenire un momento per alzare la qualità di quello che mangiamo, concedendosi sì dolci e leccornie varie, ma non per forza perdendo qualsiasi limite quantitativo.
Sperimentiamo qualcosa di nuovo, concediamoci qualche sfizio “qualitativo”.
Invece di prendere 3 panettoni, prendiamone uno di qualità superiore, evitiamo di cucinare per un esercito se siamo in pochi per evitare di accumulare avanzi difficili da smaltire.
Nessuno ci obbliga a mangiare per quindici giorni senza sosta e se pensiamo che questo sia l’unico modo per godersi una festa stiamo perdendo molte altre variabili e attività interessanti. Siamo pienamente convinti che sia possibile godere dei piaceri della tavola (e guai a chi rinuncia) anche senza le quantità illimitate.
E se state già pensando ad un proposito per il nuovo anno perché non partire proprio dal vostro rapporto con il cibo?
Buone feste (consapevoli) a tutti!